MENU

CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO

CONSIGLIO NAZIONALE
DEL NOTARIATO

CERCA

Studio n. 5-2020/C – Circolazione fiduciaria di beni

Autore:

Vittorio Occorsio

03/01/2022

SOMMARIO: 1. Promessa e attribuzione. – 2. L’acquisto del bene del fiduciario da un terzo. – 3. Il trasferimento del bene dal fiduciante al fiduciario. – 4. La causa fiduciaria e la sua meritevolezza. – 5. Acquisto del bene dal fiduciante e simulazione causale. – 6. Il ri-trasferimento al fiduciante: struttura dell’atto ed expressio causae. – 7. La disciplina dell’atto di ri-trasferimento. – 8. Il ri-trasferimento a favore di terzo. – 9. La successione nel rapporto fiduciario. – 10. Il problema della forma. – 11. La ‘spiegazione’ di fiducia.

Studio n. 46-2021/PC – Atto pubblico ed esecuzione forzata in forma specifica di obblighi di fare o di non fare

Autore:

Ernesto Fabiani e Luisa Piccolo

30/11/2021

SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Condizioni cui è subordinata l’esperibilità dell’esecuzione forzata in forma specifica e determinazione delle modalità dell’esecuzione di cui all’art. 612 c.p.c. 3. L’evoluzione in tema di titoli esecutivi per l’esecuzione degli obblighi di fare e di non fare. 4. Segue: il riconoscimento del valore di titolo esecutivo (anche) per l’esecuzione in forma specifica all’accordo scaturente dall’esito positivo del procedimento di mediazione. 5. Segue: il riconoscimento del valore di titolo esecutivo anche all’accordo di negoziazione assistita. 6. Esiti dell’evoluzione: l’ampliamento del novero dei titoli esecutivi idonei a consentire l’esecuzione specifica di obblighi di fare o di non fare ed il venire meno della necessità del preventivo accertamento giurisdizionale. 7. Atto pubblico ed esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare: l’attuale dibattito dottrinale. 8. La necessità di un intervento del legislatore volto ad attribuire all’atto pubblico la valenza di titolo esecutivo (anche) per l’esecuzione forzata in forma specifica di obblighi di fare o di non fare.

Studio n. 49-2020/P. Osservazioni sull’incidenza della legislazione speciale in materia di conformità catastale sul regime di circolazione dei parcheggi Tognoli

Autore:

Mauro Leo e Federica Tresca

25/11/2021

Sommario: 1. Inquadramento della problematica e delimitazione degli obiettivi; 2. Prima ipotesi. Prevalenza del principio accessorium sequitur principale di cui all’art. 818, comma 1, c.c., e disapplicazione dell’art. 29, comma 1-bis, L. n. 52/1985; 3. Seconda ipotesi. applicazione del principio accessorium sequitur principale di cui all’art. 818 c.c., senza disapplicazione dell’art. 29, comma 1-bis, L. n. 52/1985, con conseguente nullità del trasferimento della pertinenza non menzionata con i relativi dati catastali; 4. Terza ipotesi. Applicazione della disciplina catastale di cui all’art. 29 L. N. 52/1985 e disapplicazione del principio accessorium sequitur principale di cui all’art. 818 c.c., per cui l’unità immobiliare pertinenziale non menzionata non entra a far parte dell’oggetto dell’atto traslativo; 5. Conclusioni.

Studio n. 30-2021/C – Il diritto di uso esclusivo del condomino (dopo la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione)

Autore:

Alessandro Ciatti Càimi

05/10/2021

Sommario: 1. La giurisprudenza anteriore alle sezioni unite del 2020. – 2. L’ordinanza di rimessione e la decisione a sezioni unite. – 3. Le peculiarità della comunione negli edifici. – 4. La validità delle convenzioni con le quali si attribuiscano diritti d’uso esclusivo a un condomino. – 5. La qualificazione delle clausole negoziali volte ad attribuire un diritto di uso esclusivo sulla cosa comune quale diritto reale di usufrutto o di uso. – 6. La qualificazione quale negozio costitutivo di servitù prediale. – 7. La qualificazione quale regolamento per l’uso delle cose comuni. – 8. La qualificazione quale negozio attributivo di diritti personali di godimento. – 9. Sintesi.

Studio n. 31-2021/PC – Immobili di edilizia residenziale pubblica e vendita forzata. La nuova disciplina dell’art.1, commi 376, 377, 378 e 379 della legge 178 del 2020 – di Alberto Crivelli ed Elisabetta Gasbarrini

Autore:

Alberto Crivelli ed Elisabetta Gasbarrini

24/08/2021

SOMMARIO: 1. Premessa. 2. L’edilizia residenziale pubblica e i limiti alla libera circolazione dei beni che ne sono oggetto. 3. Interferenze con la disciplina processuale in caso di azione esecutiva da parte degli istituti eroganti mutui muniti di garanzia dello Stato. 4. L’art. 1 quater della L. 199/2008. 5. La nuova disciplina. La fattispecie sostanziale presupposta 5.1. I beni oggetto di pignoramento 5.2. Il finanziamento in tutto o in parte con risorse pubbliche. 5.3 I soggetti passivi dell’esecuzione. 5.4. L’attualità dei vincoli alla circolazione dei beni. 6. La nuova disciplina processuale 6.1 La disciplina processuale prevista nel comma 376. 6.2 La disciplina processuale prevista nel comma 377. La sospensione 6.3 Il comma 378: le procedure “iniziate” dal mutuante. 7. Le procedure concorsuali pendenti e il comma 379. 8. Conclusioni.

Studio n. 24-2021/PC – Il decreto di trasferimento in generale e nel caso di procedimento delegato ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. – di Annamaria Soldi

Autore:

Annamaria Soldi

26/07/2021

SOMMARIO: 1. Il decreto di trasferimento in generale (art. 586 co. 1 c.p.c.); 1.1 Il decreto di trasferimen-to come atto conclusivo della fase di liquidazione giudiziale dei beni immobili pignorati; 1.2 La rilevan-za del decreto di trasferimento nel caso di delega delle operazioni di vendita al professionista; 1.3 Le eventuali cause che possono giustificare la mancata emanazione del decreto di trasferimento per vizi delle attività “delegate” rilevate di ufficio dal giudice; 1.4. La revoca dell’aggiudicazione ai sensi dell’art. 487 c.p.c.; 1.5. La sospensione della vendita ai sensi dell’art. 586; 2. Il contenuto necessario ed il contenuto facoltativo del decreto di trasferimento (art. 586 co. 1 c.p.c.); 2.1. I soggetti; 2.2. L’oggetto (art. 586 c.p.c. – artt. 555 e 569 c.p.c. – art. 2826 c.c.); 2.3. L’ordine di cancellazione di iscrizioni e trascrizioni (art. 586 co. 1 ultima parte c.p.c.); 2.4. Il decreto di trasferimento come titolo esecutivo e la rilevanza dell’ingiunzione al rilascio; 2.5. L’eventuale ordine di liberazione emesso ai sensi dell’art. 586 c.p.c. e la sua interferenza con l’ingiunzione al rilascio; 3. I rimedi proponibili avverso il decreto di trasferimento rilevanza; 3.1. L’ammissibilità dell’impugnazione con l’opposizione agli atti esecutivi; 3.2. La revoca del decreto di trasferimento ovvero la sua correzione; 4. La stabilità del decreto di trasferimento conseguente alla sua mancata tempestiva impugnazione e la sua eventuale rilevanza; 4.1. I presupposti di “stabilità” del decreto di trasferimento: la decorrenza del termine perentorio per la sua impugnazione ai sensi dell’art. 617 c.p.c.; 4.2. I presupposti di “stabilità” del decreto di trasferimento: la identificazione dei soggetti legittimati alla sua impugnazione; 4.3. La “inimpugnabilità” del decreto di trasferimento e l’ambito della sua rilevanza; 4.4. La notificazione o comunicazione del decreto di trasferimento a cura del professionista delegato; 4.5 La “inimpugnabilità” del decreto di trasferimento a seguito della definizione del processo di espropriazione; 5. La reclamabilità sine die degli atti del professionista delegato e la “stabilità” del decreto di trasferimento come condizione per il consolidamento delle attività delegate; 6. La decorrenza degli effetti del decreto di trasferimento; 6.1. L’effetto traslativo collegato alla emanazione del decreto di trasferimento e la necessità di curare la trascrizione dell’atto; 6.2. L’effetto purgativo ed i dubbi interpretativi connessi alla sua operatività; 6.3. La tesi favorevole alla immediata operatività dell’effetto purgativo secondo il più recente orientamento della Cassazione a Sezioni Unite; 7. Le ricadute della pronuncia delle Sezioni Unite sul sistema della espropriazione immobiliare; 7.1. Le possibili interferenze sulla teoria generale della vendita forzata; 7.2. La eventuale incidenza sui compiti del professionista delegato; 7.3. Il rischio “calcolato” di una impugnazione postuma del decreto di trasferimento; 7.4. La sussistenza dell’analogo rischio quando il decreto di trasferimento sia stato tempestivamente impugnato ma non sia stata sospesa l’operatività dell’ordine di cancellazione.

Studio n. 54-2020/P – Traduzione dei documenti in lingua straniera allegati agli atti notarili – di Mauro Leo

Autore:

Mauro Leo

29/07/2021

SOMMARIO: 1. Atto pubblico notarile; 1.2. Equipollenza tra deposito e allegazione degli atti; 1.3. Deposito di atti in lingua straniera; 2. Scrittura privata autenticata; Conclusioni.

Studio n. 14-2021/PC – La sospensione del processo esecutivo con particolare riguardo ai riflessi sull’attività del delegato e del custode – di Alberto Crivelli

Autore:

Alberto Crivelli

02/07/2021

SOMMARIO: 1. Le varie tipologie di sospensione del processo esecutivo: sospensione volontaria, ex lege e sospensione a seguito di giudizio interferente. La sospensione ex art.512 cpc – 1.1. La sospensione di cui all’art.54 ter d.l. n.18/20 – 2. Sequestro e confisca penali – 3. Effetti della sospensione del processo d’esecuzione sulla divisione endoesecutiva – 4. Sospensione del processo e sospensione dei termini – 5. Attività che proseguono ed attività che si devono arrestare. a) gli atti del creditore – 5.1. b) gli atti del debitore – 5.2. c) gli atti degli ausiliari – 5.3. d) la fase della distribuzione. Gli atti del giudice – 6. La ripresa del processo.

Studio n. 25-2021/PC – Il controllo del notaio in sede di spedizione del titolo in forma esecutiva con particolare riguardo all’oggetto del diritto – di Ernesto Fabiani e Luisa Piccolo

Autore:

Ernesto Fabiani e Luisa Piccolo

22/06/2021

SOMMARIO: 1. La spedizione in forma esecutiva dei titoli giudiziali e degli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale. 2. Il divieto di spedizione, senza giusto motivo, di più copie esecutive dello stesso titolo “alla stessa parte”. 3. Segue: la duplicazione del titolo esecutivo stragiudiziale e il divieto di cui all’art. 476 c.p.c. 4. Spedizione in forma esecutiva: relitto storico o istituto ancora attuale e rilevante nel nostro ordinamento? 5. Segue: spedizione in forma esecutiva ed evoluzione tecnologica. 6. Funzione della spedizione in forma esecutiva, controllo sul titolo e rimedi oppositivi. 7. L’atto pubblico, quale titolo esecutivo, nella giurisprudenza della Corte di cassazione: l’esistenza di un’obbligazione certa e determinata. 8. Il controllo del notaio in sede di spedizione in forma esecutiva sul versante oggettivo. 9. I requisiti del titolo esecutivo: certezza, liquidità ed esigibilità. 10. La contrapposizione di fondo fra la cd. esecutività in astratto e la cd. esecutività in concreto. 11. Segue: Equivocità della contrapposizione di fondo esecutività in astratto/esecutività in concreto e necessità di un’indagine sulla conformazione dell’obbligazione dedotta in atto. 12. Il controllo che deve effettuare il notaio in sede di spedizione del titolo in forma esecutiva. 13. Segue: Il titolo esecutivo notarile complesso. 14. Segue: La griglia di controlli sui profili oggettivi del titolo esecutivo notarile: esemplificazione pratica. 15. Segue: Il titolo esecutivo notarile complesso: esemplificazione pratica. 16. Controllo del notaio in sede di spedizione del titolo in forma esecutiva e controllo dell’ufficiale giudiziario in sede di legittimo rifiuto dell’esecuzione forzata. 17. Conclusioni (de iure condito e de iure condendo).

Studio n. 130-2020/T – Ipoteca “esattoriale” e surrogazione del terzo – di Susanna Cannizzaro

Autore:

Susanna Cannizzaro

16/06/2021

SOMMARIO: 1. Premessa – 2. Gli aspetti organizzativi dell’attività di riscossione dei tributi: Agenzia delle Entrate riscossione natura e funzioni – 2.1 I principi della legge generale sul procedimento amministrativo riguardanti l’attività amministrativa – 3. Attività di riscossione dei tributi e utilizzo degli strumenti di diritto comune – 4. Surrogazione per volontà del creditore – 4.1 (segue) Ammissibilità e limiti della surrogazione per volontà del creditore nei diritti dell’Agente della Riscossione – 4.2 Il rapporto debitore – terzo surrogato – creditore nella surrogazione per volontà del creditore pubblico (AdER) – 4.2.1 Profili processuali. Cenni – 5. Regime fiscale dell’atto di surroga.

Studio n. 219-2019/C – Il trust in funzione successoria tra divieto dei patti successori e tutela dei legittimari – di Daniele Muritano e Carmine Romano

Autore:

Daniele Muritano e Carmine Romano

11/06/2021

PARTE PRIMA – ANALISI DELLA FATTISPECIE – 1. Considerazioni introduttive – 2. La diffusione dei trust in funzione successoria: la specificità ed il “valore aggiunto” dell’istituto nel raffronto con soluzioni offerte dal nostro ordinamento. PARTE SECONDA – IL TRUST E IL DIVIETO DEI PATTI SUCCESSORI – 3. La “cruna dell’ago” del rispetto dei principi inderogabili del nostro sistema successorio. – 4. Analisi di fattispecie particolari: il caso in cui il disponente si riservi la facoltà di revoca o modifica del beneficiario finale. – 5. Il trust in cui il disponente si riserva di nominare il beneficiario a mezzo di successiva disposizione testamentaria. – 6. Il trust che prevede beneficiari iniziali riservando al disponente il potere di variarli con testamento. – 7. Il trust che prevede quale beneficiario iniziale il solo disponente che si riserva il potere di nominare i beneficiari di reddito e/o finali con testamento. – 8. La delega a terzi del potere di indicare i beneficiari del trust. PARTE TERZA – LA TUTELA DEI DIRITTI DEI LEGITTIMARI – 9. Il trust a beneficio di terzi “quantitativamente lesivo” dei diritti del legittimario. 10. – Il trust a beneficio del legittimario. 11. Una postilla: il trust testamentario a beneficio del legittimario.

Studio n. 88-2021/I – La nuova sospensione degli obblighi di riduzione del capitale sociale nella legislazione di emergenza Covid-19 – di Alessandra Paolini

Autore:

Alessandra Paolini

18/05/2021

Lo studio analizza l’art. 6, d.l. 8 aprile 2020, n. 23, come modificato dalla l. 30 dicembre 2020, n. 178, che sospende l’operatività sia degli obblighi di riduzione del capitale per perdite in materia di società di capitali, sia della causa di scioglimento di cui all’art. 2484, comma 1, n. 4 c.c., modificando però, rispetto alla previgente stesura, i presupposti per la disapplicazione delle regole appena ricordate. Si analizza sia il rapporto che intercorre tra i commi della nuova disposizione – su cui sono state avanzate soluzioni diverse – concludendo nel senso che il primo individui la fattispecie cui si applica la disciplina prevista nei commi successivi, sia la nozione di “perdite emerse” nell’esercizio di riferimento, ritenendo che essa vada ricavata tenendo conto di tutte le perdite rilevate in bilancio, comprese dunque quelle portate a nuovo da esercizi precedenti (qualora ciò sia avvenuto legittimamente), al netto di eventuali riserve in grado di assorbirle.