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L’art. 32, comma 49 del decreto legge n. 269 del 2003, ha inserito la tipologia degli atti mortis causa nella categoria degli atti che debbono osservare, a pena di nullità, le prescrizioni previste dall’art. 46 del teso unico sull’edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380). La norma è stata ritenuta priva di giustificazioni, ma esiste e quindi va applicata. Non sembra infatti percorribile la considerazione che, trattandosi di norma per più aspetti irrazionale, essa andrebbe disapplicata. A questo proposito si profilano tutta una serie di problemi: a) Significato dell’espressione "atti mortis causa" . Il primo problema è quello dell’identificazione degli atti mortis causa. In essi vanno inclusi certamente il testamento pubblico (art. 603 c.c.); il testamento segreto (art. 604 c.c.); il testamento olografo (art. 602 c.c.), nonché i testamenti special…
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